Una pistrice! Oh e che cosa c’entra una pistrice qui? Beh, il discorso è lungo ma cerchiamo di essere sintetici: in primis. La pistrice ovvero un pesce sega!
La sua lunghezza variava dai 4 ai 7 metri!!
Ora, ci troviamo nella chiesa del Carmine e parleremo di un ex voto speciale: la pistrice!
Partiamo dalla lapide: “Di pistrice immane del triplice mare siculo, ospite iraconda divelto il rostro dentato nel MDLXXIII (1573), a te potente vergine del Carmelo, Sebezii naviganti (ovvero il Sebeto), devoti sospesero. Tu madre, ne i marittimi rischi a sollecita prece ne atteggi. Tu diva, il celeste coraggio nella fede ne ispiri. Tu regina, il ritorno incolume al patrio lido ne impetri. Salve. Salve. Salve! “,
Ecco, il mistero si infittisce… La pistrice è quasi un animale leggendario.
Pistrici, fisiteri orche e balene escono dal mare con mostruose schiene
Cit. Ariosto
Ma torniamo al racconto: partirono da Napoli per Messina, cinque navi e un galeone, nel 1573, navigando il Sebeto, allorquando il galeone iniziò a sdrucirsi e a riempirsi d’acqua, i marinai non riuscivano a gettare via l’acqua, fu a quel punto che si raccomandarono a santa Maria del Carmine.
Ora, accadde un fatto strano: il galeone aveva smesso di riempirsi d’acqua, ora, i marinai si accorsero che un pesce si era incastrato nel galeone e nel tentativo di uscirne fuori, impediva all’acqua di entrare.
Bene, quando il galeone giunse nel porto di Napoli, il giorno 4 settembre i marinai portarono il galeone e il rostro del pesce sega come ringraziamento e ex voto per la Madonna del Carmine!
Questo lapide si trova nella stupenda chiesa del Carmine!
Fonti e Cit, De Robertis e Tommaso Costo